Itinerari

Dal Lago Santo al Monte Rondinaio per Foce Giovo, con discesa dal Lago Baccio

Il Lago Santo


Tempo di percorrenza: 4 ore
Dislivello: da 1.420 a 1.964 metri

Un itinerario alla scoperta dell'alta valle delle Tagliole, il settore più alpestre del Parco; un crinale alto, roccioso, continuo, con un campionario di morfologie glaciali: dai depositi morenici alle conche in cui si annidano splendidi laghetti, dalle rocce montonate (gobbe rocciose levigate dall’azione del ghiaccio, associate in gruppi e sagomate secondo la direzione del movimento glaciale con un lato arrotondato ed uno eroso irregolarmente), ai circhi delimitati da ripide scarpate, ai rock glaciers.

Si parte per l’escursione dal parcheggio sottostante il Lago Santo, si percorre per pochi metri la strada che porta al Rifugio Vittoria, quindi si volta a sinistra sul sentiero CAI 523 in direzione del Lago Baccio. Giunti al bivio col segnavia 519 si volta a sinistra seguendo un bel sentiero semipianeggiante che attraversa l'emissario del Lago Baccio e altri piccoli corsi d'acqua. Il percorso continua in una faggeta, supera la sorgente detta Fonte Ricca e continua a mezza costa incontrando il pianoro delle Gore, ricco di acque sorgive e acquitrini con un'interessante vegetazione palustre. Comincia poi una ripida salita in ambiente aperto fino a Foce Giovo. Il tracciato percorre quindi il sentiero 00 che in questo tratto si mantiene a mezza costa attraversando pendii detritici cosparsi di massi. Dal punto in cui si incrocia il sentiero 517 lo sguardo si apre sul circo del minuscolo Lago Torbido che ospita una cospicua colonia di marmotte ed è sede, nella tarda primavera e all'inizio dell'estate, di vaste fioriture policrome che ingentiliscono il paesaggio. Dopo una ripida ascesa si giunge a scavalcare il crinale portandosi sul versante toscano per aggirare alcuni torrioni rocciosi e cominciare l'ultima salita fino alla cima del Monte Rondinaio. In questo punto il percorso è piuttosto esposto e richiede un minimo di attenzione. Dalla vetta lo sguardo si apre su tutta la Garfagnana e sulle Alpi Apuane. L'ultima parte del percorso scende lungo la cresta orientale del Monte fino all'incrocio col sentiero CAI 523, dove si volta a destra discendendo per il vallone glaciale, fra praterie, brughiere a mirtilli, rocce montonate e copiosi ruscelli. In breve si raggiunge il Lago Baccio, biotopo palustre d'alta quota. Da notare, durante la discesa, la caratteristica torbiera situata sul lato a monte del bacino, dove i ruscelli immissari disegnano un "delta" di ramificazioni. Il lago, che sarebbe naturalmente in uno stadio di avanzata maturità, cioè quasi completamente interrato dai sedimenti fluviali e dai resti della vegetazione palustre, è mantenuto a un livello artificialmente alto da uno sbarramento dell'emissario.
Raggiunta l'estremità settentrionale dello specchio d'acqua, si continua il percorso lungo il sentiero 523 che riporta, in meno di mezz'ora, al punto di partenza.

Proprietà dell'articolo
creato:martedì 22 gennaio 2013
modificato:martedì 22 gennaio 2013