Borgo medievale di Pompeano
Incantevole borgo medievale dominato da un antico castello che si erge su un sasso di origine vulcanica sottomarina.
L’incantevole borgo medievale è dominato dall’antico castello che si erge su un sasso di origine vulcanica sottomarina con la cosiddetta “Grotta Tassoni”.
Pompeano fa parte del Comune di Serramazzoni solo dal 1860. Prima di questa data la sua storia è da ricercarsi in quella del Contado di Gombola i cui signori, di origine longobarda, costituivano una delle Famiglie più potenti della montagna modenese. Nel 1416, i da Gombola perdettero il feudo in favore dei Cesi che lo tennero sino all'arrivo delle armate francesi di Napoleone nel 1796.
Sembra una visione dell’immaginario romantico l’antico borgo di Pompeano con la chiesa di San Geminiano al Sasso, arroccato sulla grande rupe ofiolitica, baluardo sulla valle del rio Cervaro verso il torrente Rossenna.
Si accede a questi luoghi, la cui memoria risale almeno al 941, percorrendo la rampa che sale dal paese, quindi varcando l’arco gotico del portale.
Ci si ritrova, così, nella cerchia delle mura merlate, in parte superstiti, dove s’innalzano i ruderi del castello che sino ai primi del Quattrocento apparteneva ai conti Da Gomola o Gombola, con il torrione duecentesco e la torretta colombaia cilindrica.
Il vicino palazzetto in pietra, già dimora dei successivi feudatari, i conti Cesi, conserva all’interno il monumentale salone con un grande camino, un soffitto a travature dipinte e pareti decorate nel Seicento con stemmi dei Cesi di Gombola e dei Cesi di Roma. Nacque in funzione del castello, come sua cappella, la piccola chiesa ora intitolata a San Geminiano, vescovo e patrono di Modena, rappresentato in un dipinto ottocentesco di gusto popolare, posto sull’altar maggiore; una dedicazione che probabilmente risale all’assoggettamento di Pompeano al Comune di Modena, nell’anno 1179.
Il castello di Pompeano
L’edificio, caratterizzato da due ordini sovrapposti di sobrie finestre trilitiche di probabile fattura duecentesca e da un discutibile portichetto in stile neogotico risalente al secolo XIX, fronteggia la Chiesa di San Geminiano al Sasso, fino agli odierni restauri lasciata purtroppo in stato di semiabbandono.
Il complesso, situato in posizione dominante sulla valle del Rio Cervaro dirimpetto alla spettacolare parete denominata la Vanga del Diavolo, è difeso naturalmente su tre lati dallo strapiombare della rupe e su un lato dalle mura merlate.
Tel. 0536 952797
Piumi Pier Luigi
La Mappa
creato: | giovedì 9 marzo 2017 |
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modificato: | lunedì 14 agosto 2017 |