19 giugno 2018 - Comunicato stampa: risposta alla consigliera Gibertoni sulla fusione tra Montecreto e Lama Mocogno

Montecreto, 19 giugno – In risposta al comunicato stampa divulgato dalla consigliera Giulia Gibertoni, il sindaco Leandro Bonucchi commenta: “Il comunicato diffuso da Giulia Gibertoni, relativo alla presunta fusione forzata tra Montecreto e Lama Mocogno, alimenta inutilmente un focolaio basato sulla mancata informazione. Intanto vorrei ricordare e sottolineare che nessun Comune, né quello di Lama Mocogno né Montecreto, sarà obbligato alla fusione. Più volte abbiamo informato i cittadini del fatto che il referendum è uno strumento per scegliere una possibilità che li porti a migliorare le proprie condizioni, avere maggiori risorse, più servizi alla persona e ambire a uno sviluppo economico che ripopoli la montagna. Lo spopolamento porta alla chiusura degli esercizi, degli sportelli pubblici, alla morte del paese e del nostro Appennino. Stiamo facendo del nostro meglio per offrire un’alternativa a questo scenario, ma ciò che incontriamo è una reazione puramente emotiva che si basa sulla dilagante disinformazione portata avanti dai partiti. È deprimente che un’azione apolitica come una fusione, operazione amministrativa completamente libera da influenze politiche e duratura nel tempo, quindi nel susseguirsi delle diverse amministrazioni, diventi un modo per accaparrarsi voti facendo leva sull’emotività delle persone. Rimango anche stupito dal fatto che la consigliera si appelli a una normativa del 1996, che ne frattempo è stata modificata dalla legge regionale 15/2016, la quale interpreta la volontà popolare in favore dei Consigli Comunali. Entrambe le Amministrazioni rispetteranno il volere dei cittadini con l’espressione del referendum, come già detto e rimarcato più volte, perché è nostro dovere e obbligo istituzionale attuare il volere dei concittadini. Perciò, ribadisco che nessuno sarà obbligato alla fusione. La cosa peggiore è che, in questo modo, minoranze politiche locali stanno solo creando confusione e paure infondate di fronte a un’operazione pensata per il popolo, per offrire un futuro costruttivo ai nostri cittadini. Devo ancora ricevere una opposizione alla fusione basata su dati reali, su “contro” che non siano legati all’idea di perdere il proprio campanile. Il percorso comune citato nel comunicato della consigliera è proprio questo, lavorare insieme per un piano di sviluppo che contrasti lo spopolamento del territorio, conservando così la nostra identità e dando la possibilità ai residenti di continuare a vivere in montagna, cercando di garantire a tutti il maggior numero di servizi possibile”.

 

Relativamente all’invito di iniziare un percorso basato sulle collaborazioni, il sindaco specifica: “Vorrei ricordare che su diverse funzioni sono già attive collaborazioni ad ampio raggio, poiché conferite in Unione dei Comuni del Frignano: servizi sociali, Sportello Unico, Polizia Municipale, servizio informatico, centrale di committenza per appalti pubblici, Protezione Civile. Inoltre, con Lama Mocogno condividiamo il servizio turistico in seno allo IAT del Cimone, e per la cultura facciamo riferimento anche alla biblioteca di Lama Mocogno, in quanto Montecreto non è in grado di garantire questo servizio”.

 

In merito alle citate differenze tra gli abitanti del Comune di Montecreto e quelli di Lama Mocogno, il sindaco replica: “Differenze e similarità non si possono solo basare su un calcolo numerico, derivante da limiti territoriali più o meno estesi: come già espresso più volte, le nostre famiglie si estendono oltre i confini politici, rendendoci un popolo unico e non solo una cifra numerica. Anche il territorio e il tessuto sociale sono simili, come evidenzia lo studio di fattibilità richiesto proprio per avere risposte concrete alle domande di tutti. Il documento è pubblico e consultabile: www.comune.montecreto.mo.it/comune/notizie/studio_fattibilita_fusione_comuni_lama_mocogno.aspx”.

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creato:mercoledì 27 giugno 2018
modificato:mercoledì 27 giugno 2018