20 settembre 2014: Inaugurazione Museo della Comunità di Montecreto

Tanta gente, appassionati di storia locale e chi le vicende racchiuse nelle sale espositive le ha vissute in prima persona o le ha sentite raccontare da parenti e amici. Di fronte a una platea tanto variegata quanto orgogliosa del proprio passato, è stato inaugurato sabato 20 settembre a Montecreto il Museo della Comunità, ricavato nei seminterrati del Municipio, elevati dopo anni di sapiente restauro, dal mortificante ruolo di deposito di attrezzi e materiali, a custodi della storia, minuta ma ricca di episodi, del piccolo paese. Sono due le sezioni ora visitabili, allestite con passione dal curatore Carlo Beneventi. Una che comprende il periodo nel quale il Frignano fu interessato dai combattimenti della Seconda Guerra Mondiale, quando la Linea Gotica correva sul crinale appenninico e l'altra riguardante il dopoguerra, con una sala dedicata all'esperienza del centro di addestramento professionale "Leonardo da Vinci", che, sulla spinta dell'allora parroco don Antonino Cenacchi, contribuì alla crescita di tanti giovani della montagna, che a centinaia frequentarono i corsi di avviamento ai mestieri artigianali come il falegname, il muratore o l'elettricista. Tante anche le personalità, che hanno compreso l'importanza dell'avvenimento nell'ambito di una più completa conoscenza e riscoperta della cultura frignanese. Oltre al sindaco di Montecreto, Leandro Bonucchi, che ha fatto da padrone di casa, c'erano il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, il principale finanzatore del progetto, Andrea Landi, con i consiglieri d'amministrazione Stefania Cargioli e Remo Mezzetti; il presidente dell'Unione dei Comuni del Frignano Romano Canovi e il vicepresidente Marco Bonucchi; il presidente dell'ente parchi e aree protette delle province di Modena e Reggio Emilia Giovanni Battista Pasini e Mara Bernardini, presidente della Fondazione Museo casa EnzoFerrari. Da tutti il compiacimento per un'opera che dà prestigio a tutto il sistema culturale del Frignano e la certezza che solo con il lavoro comune, fuori da anacronistiche logiche di campanile, si otterranno risultati positivi nel rilancio della montagna modenese.

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creato:lunedì 22 settembre 2014
modificato:sabato 4 ottobre 2014