Notizie storiche S.Anna

(tratto da 'Guida Turistica Provinciale' di G.Silingardi, C.Santagata e F.Minelli)

                 NOTIZIE STORICHE

Il Borgo di S. Anna nacque e visse libero forse nella seconda metà del secolo XV quando pastori e boscaioli di Roccapelago o della Garfagnana, o anche qualche possidente terriero della zona, costruì in quel punto una baita od una casetta per trascorrervi un paio di stagioni l’anno.

Le costruzioni sorsero con ogni probabilità attorno all’Ospizio di San Leonardo, del quale si hanno notizie sin dal sec. XIII: questo sorgeva, con relativa cappella, sulla sponda sinistra del Perticara, esattamente nel punto dove questo torrente era attraversato dalla vecchia strada che da Roccapelago per il Saltello conduceva i viandanti in Toscana.

L’ospizio poi scomparve, ne se ne ricorda il motivo.

La popolazione, che intanto era aumentata, sentì la necessità di avere una chiesa perché troppo scomoda quella di Roccapelago.

Sorse la chiesa e sorsero “contestazioni” con quelli di Roccapelago, parroci in testa, e poco dopo l’oratorio cadde in abbandono: nel 1628 le cronache lo dicono diroccato.

Sorse un altro tempio: le ostilità clericali non mancarono, ma non approdarono a nulla e nell’agosto del 1636 fu inaugurata la nuova chiesa della Beata Vergine del Carmine.

Il Vescovo Alessandro Rangoni vi mise D. Domenico Dinelli come sacerdote, ma riservò alla parrocchia di Roccapelago l’amministrazione dei battesimi, matrimoni e funerali.

La cosa era ancor più assurda se si pensa ai disagi dell’inverno ed agli impetuosi ingrossamenti del torrente Perticara e dei rivi Aguzzadoro, Campitello e Ciurciuola che si dovevano attraversare insieme ai valichi scoscesi del Meledolo e del Monticello della Costa sempre battuti dai venti, per raggiungere la chiesa parrocchiale di Roccapelago.

Accadde che qualcuno morì lungo il tragitto ed altri, deceduti ai Casoni, restarono vari giorni, nelle case, insepolti per impraticabilità delle strade.

Questi fatti convinsero il Visitatore Generale del Vescovo a condere il 4 settembre 1637 la facoltà di erigere la nuova parrocchia a patto però, che, entro un anno fosse anche costruita una nuova chiesa dedicata a S.Anna Madre della Vergine Maria; il primo marzo 1638 la nuova chiesa era coperta e benedetta, e la chiesa diede il nome al paese.

Passarono gli anni e da Roma giunse una pregevole ancona, raffigurante S. Anna, la quale arricchì la nuova chiesa assieme ad altre opere di buona fattura provenienti dal cremonese nonché d’un crocefisso e di un’artistica statua della Vergine.

Unico punto nero nella storia di S. Anna è la frana del 21 dicembre 1896: 120 case danneggiate e 150 famiglie senzatetto; anche la chiesa restò danneggiata però fu riattata e riaperta al culto cinque anni dopo, il 22 dicembre 1901, anniversario dell’infausta avventura.

Era allora ancora una volta case e chiesa furono lesionate, e questo avvenne per una scossa di terremoto il 7 settembre 1920; anche in questa occasione, fortunatamente, non vi furono vittime e la chiesa venne restaurata ed abbellita mentre tre anni dopo fu solennemente consacrata.

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creato:giovedì 2 gennaio 2020
modificato:venerdì 3 gennaio 2020