Articolo del 23/03/2010 - STRATEGIE PER IL COMPRENSORIO DEL CIMONE
Per favore, “non facciamo come al Corno alle Scale”!
È questo il punto di vista del Sindaco di Montecreto che fa eco al comunicato stampa emesso dai Sindaci di Sestola, Fanano e Riolunato che auspicavano un intervento di aiuto economico sulla viabilità di accesso al comprensorio del Cimone rappresentato dai nastri d'asfalto di Passo del Lupo, delle Polle e del Cimoncino.
Se queste richieste rappresentano il massimo delle strategie economico turistiche del Cimone, allora il Sindaco di Montecreto Maurizio Cadegiani si defila non condividendo una richiesta di aiuto che non trova riscontri se non nel diritto di pari dignità tra due realtà turistiche limitrofe e concorrenti.
Per Cadegiani è troppo alta la considerazione delle Amministrazioni Comunali e dei numerosi imprenditori locali che hanno e continuano ad investire sul comprensorio sciistico del Cimone, per condividere la richiesta a Provincia e Regione di un sostegno economico che pare fine a se stesso.
“Dal mio punto di vista i tre colleghi dei Comuni firmatari del comunicato stampa apparso ieri sui giornali locali avrebbero potuto richiedere anche un contributo al fine di abbattere le spese di cancelleria necessarie alla gestione dei pass unificati su tutto il comprensorio!.
Battute a parte il Comprensorio del Cimone rappresenta” continua il Sindaco di Montecreto, “la prima attrattiva turistica invernale dell'intera Regione Emilia Romagna e con tale presunzione i quattro sindaci rappresentativi del Comprensorio (Montecreto, Sestola, Fanano e Riolunato) avrebbero dovuto rivendicare con forza una maggiore attenzione proprio per il settore turistico locale che ad oggi rappresenta il 50% dell'economia montana ubicata nell'alto Frignano e che di riflesso investiva anche il problema della viabilità.
Gli impianti di risalita rappresentano, come detto, più della metà delle ricchezze prodotte dall'appennino Modenese ed è ormai una delle poche fonti di sostentamento tra introiti diretti ed indotto che consentono a questi territori di sopravvivere in momenti di crisi economica globale come quella che si sta attraversando.
Quindi non solo la viabilità che conduce gli sciatori e gli escursionisti in quota, ma anche e sopratutto il sostegno a quegli impianti di arroccamento che consentono di diversificare l'offerta turistica sull'intero comprensorio, avvicinandosi così alle offerte di altri competitor del settore che operano in zone più fortunate dal punto di vista geo morfoligico e climatico.
Incentrare le future strategie di crescita economica sulla richiesta di parità di trattamento con le realtà limitrofe non penso conducano ad una risoluzione efficace alle complesse problematiche del Cimone.
Penso che l'apertura di un tavolo di confronto con Regione e Provincia sia di maggior impatto se finalmente si ragioni su di un progetto ad ampio respiro che coinvolga tutti i Comuni del Comprensorio, e quindi coinvolgendo anche il Comune di Montecreto che ha ampi territori dedicati allo sci, e che tratti non solo le problematiche della viabilità in senso lato o in modo “campanilistico”, ma tratti anche le problematiche di accesso al Comprensorio con impianti di arroccamento.
E non solo: si faccia si di instaurare un rapporto di collaborazione anche con le altre due realtà sciistiche limitrofe come il Corno Alle Scale e l'Abetone, magari rendendo partecipe la vicina Regione Toscana così da ampliare quella che oggi appare un'offerta di media entità ma che in realtà farebbe sì di aumentare proprio l'offerta di piste ed impianti rendendo così l'intera zona montana a cavallo tra Emilia e Toscana più appetibile dall'ipotetico utente appassionato di sport invernali.
Rimango personalmente perplesso dalle dichiarazioni di Amministratori locali che antepongono le problematiche di accesso al Comprensorio sciistico all'importanza delle future strategie inerenti l'offerta turistica dei nostri territori, anche perchè in un mondo sempre più globalizzato bisogna avvicinarsi ad ampi passi a ciò che il turista moderno richiede: comodità e massima diversificazione delle opportunità turistiche.
Peccato, un'altra occasione persa di far valere gli interessi dei nostri territori nella loro globalità.”
Cadegiani Maurizio
creato: | martedì 23 marzo 2010 |
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modificato: | martedì 23 marzo 2010 |