22-04-2014 – RISPOSTA ALL’ARTICOLO DEL 17/04/2014 APPARSO SULLA GAZZETTA DI MODENA

“Il dato di fatto per ammissione dello stesso Beccati, è che sin dal 2008 si coprirono spese con fidejussioni bancarie che altro non erano che garanzie non solo sulla buona gestione degli impianti di risalita, ma anche per la disponibilità dei terreni su cui realizzare l’ormai famoso impianto eolico. Allora delle due l’una: la copertura con tali garanzie non metteva già in evidenza sin dal 2008 difficoltà sia per la gestione degli impianti di risalita, che per il buon esito del progetto sul Parco Eolico? E non metteva già da allora in evidenza le difficoltà economiche da parte del Comune di Montecreto?” Parte così il commento alle dichiarazioni pubbliche rilasciate da Beccati nei giorni scorsi. “Ma andiamo con ordine. Il mio predecessore omette di dire che sul Castagno di Pollicino il sottoscritto ricevette la seconda tranches di finanziamento dalla Regione e mise, visto la scarsità di risorse economiche necessarie a realizzare l’opera, ben 210.000 € a disposizione per la buona riuscita dell’operazione… altro che disinteresse. Tanto che tali scelte, portarono all’assegnazione del progetto ed alla sua conseguente redazione da parte di un tecnico scelto dall’Ausl di Bologna, titolare del finanziamento. La stessa Ausl il 19 marzo del 2013 mise a conoscenza il Comune di Montecreto di non realizzare l’opera per una variazione delle strategie di investimento della stessa azienda, ricollocando il finanziamento su opere di ristrutturazione di plessi ospedalieri esistenti sul territorio Bolognese, nonostante il Comune di Montecreto avesse messo in atto tutte le strategie per giungere all’effettiva realizzazione dell’opera. Sul parco Eolico, invece, si omette di dire che il progetto redatto dalla precedente Amministrazione possedeva due vizi che misero sin da subito in evidenza le problematiche di approvazione dello stesso. La prima era la quota del sito di insediamento dei generatori che interessarono tutele paesaggistico ambientali, dati i vincoli delle opere al di sopra i 1200 metri di quota; la seconda è la mancata condivisione del progetto con gli Enti limitrofi, evidenziando così i limiti campanilistici di una operazione che oggi poteva venire incontro a tutto il comparto economico che sfrutta il turismo invernale. Ricordo ancora come lo stesso Assessore alle attività produttive della Regione Emilia Romagna indicò questa problematica come uno dei limiti di approvazione di quel progetto, proprio in un incontro promosso dall’attuale minoranza ed effettuato a Montecreto post diniego dell’intervento. Sulle tempistiche poi, ricordo come il Ministero ordinò a Sovrintendenza, accompagnato dai tecnici del Comune, di effettuare un sopralluogo sul posto per meglio verificare le criticità progettuali. Ciò alla luce di un accordo redatto qualche settimana prima con enti limitrofi che diedero di conseguenza il proprio benestare, intervenendo in sede Ministeriale favorevolmente alla realizzazione del parco eolico. L’ultimo punto a cui vorrei rispondere” continua il primo cittadino, ”è la dichiarazione di mala gestione attuale del Comune di Montecreto. Parafrasando le dichiarazioni del mio predecessore, mi chiedo come si possa definire in questo modo una Amministrazione che per due anni consecutivi chiude i bilanci in attivo, nonostante le condizioni economiche attuali, con importi a tripla cifra che già sono stati destinati a più opere sul territorio, rispetto ad una che si è vista costretta a coprire spese con garanzie sull’esecuzione di propri progetti. La spiegazione per me rimane una sola, ed è che già dal 2008 si era consci della non fattibilità di questi interventi.”     - Il Sindaco di Montecreto, Cadegiani Maurizio -

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creato:martedì 22 aprile 2014
modificato:martedì 22 aprile 2014