Articolo del 09/03/2011 – ARTICOLO SU EOLICO E COMUNITA’ MONTANA.

Ritorna sulla questione del recente progetto Eolico cassato dal Consiglio dei Ministri del 3 marzo scorso, il Sindaco di Montecreto che analizza più approfonditamente la partita appena conclusa.

Ciò che colpisce maggiormente il primo cittadino, oltre alla decisione negativa dopo che si era ridotto di oltre la metà la questione di impatto ambientale, è il particolare atteggiamento di Enti coinvolti in sede di procedura di Via che ancora non prendono posizione sull’accaduto.

Infatti le sole Provincia di Modena  e Regione hanno percepito la gravità della scelta presa una settimana fa, capendo come l’epilogo del progetto del Parco Eolico del Monte Cervarola comporti ripercussioni non solo per il Comune proponente l’intervento ma per l’intero territorio montano che ha visto sfumare un’occasione di rilancio economico ed occupazionale.

Precisamente l’intervento diniegato ha fatto si di rendere pressoché impossibile la realizzazione di impianti di produzione di energie alternative in quota che, anche come previsto dalla Regione Emilia Romagna, potevano diminuire il monte spese necessario a mantenere la realtà turistica invernale più florida della Regione stessa.

Come annunciato da esponenti dell’ente Regionale pareva estremamente interessante legare le due attività al fine di abbattere costi e di rendere più moderni gli impianti di risalita stessi attraendo anche frange turistiche pressoché ancora sconosciute dalle nostre montagne.

“Giudico in modo estremamente negativo che un ente importante come la Comunità Montana del Frignano, ente tra l’altro coinvolto nella procedura di Via, che dovrebbe tutelare gli interessi dell’intera comunità, non abbia ancora provveduto a spendere due parole sull’accaduto.

Infatti dal 3 marzo scorso la Comunità ha denotato scarsa vicinanza alle problematiche del territorio eludendo qualsivoglia comunicato che potesse comunque far capire quanto questo progetto fosse importante per una fetta di molto valore di territorio quale l’area alle pendici del Cimone.

Ciò fa capire come il territorio dell’Alto Frignano sia in definitiva trattato da territorio di frontiera e mi lascia intendere quanto poco sia tenuto in considerazione dai restanti Comuni facenti parte la Comunità Montana, tale zona è invece importante per realtà turistiche insediate, tenendo conto che con l’indotto la realtà sciistica ed impiantistica sia estiva che invernale rappresenta una buona fetta di produzione di ricchezza locale.

Ciò che vorrei far capire è che così come impostata la Comunità Montana, di cui io stesso faccio parte, lascia ampi spazi di critica anche sulle vicende sino a qui elencate.

In realtà i Comuni che compongono la Comunità Montana sono estremamente  disomogenei con differenziazioni sia per stato territoriale che per realtà economico-sociali che fanno si che un progetto a totale capitale privato,  che per dare un ordine di grandezza, impegnava risorse per ben dieci volte l’intero bilancio del Comune di Montecreto, non meriti nemmeno uno scarno Comunicato stampa del Presidente.

Tutti sanno come il sottoscritto sia fortemente contrario alla proposta fatta alcuni mesi fa inerente l’unione in un unico comune dell’Alto Frignano, poiché questo rischierebbe di far venire meno le necessarie ed opportune valutazioni territoriali che oggi rimangono i soli elementi in mano agli Amministratori locali per tentare di far progredire i propri territori.

Quindi delle due l'una: o maggiore attenzione da parte della Comunità per tutti i territori dell' Ente o una gestione dei servizi che raggruppi i soli cinque comuni che condividono le pendici del Cimone.

Questo poiché esigenze socio-economiche, turistiche e di opportunità locale potrebbero far da collante alla gestione dei servizi stessi.

Esattamente l’opposto di ciò che accade oggi in Comunità Montana.

 

Il Sindaco

Cadegiani Maurizio

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creato:giovedì 10 marzo 2011
modificato:giovedì 10 marzo 2011